La storia

E’ dal 16 dicembre 1896 che la cooperazione di consumo opera a Mezzocorona. Inizialmente come Famiglia Cooperativa di Mezzotedesco e successivamente con la denominazione di Famiglia Cooperativa di Mezzocorona. La cooperativa nel 1989 ha incorporato la consorella di San Michele all’Adige modificando la ragione sociale in Famiglia Cooperativa di Mezzocorona e San Michele all’Adige. Nel 2016 è stata fatta la fusione per incorporazione della Famiglia Cooperativa di Pressano prendendo il nome di Famiglia Cooperativa di Königsberg. Il promotore dell’idea nel 1896 fu Giuseppe Carli alla guida di una quarantina di soci. L’attività iniziò nel febbraio del 1897. In un documento dell’epoca si legge: “come giorno della legale esistenza del Consorzio viene designato quello della protocollazione dello Statuto presso l’Impero Regio Tribunale Circolare di Trento e l’attività effettiva principierà col 1° gennaio 1897, quando ciò sia possibile”.

Il 22 febbraio 1897 il presidente Giuseppe Carli, in occasione di una cerimonia dai toni sobri, inaugurò la prima sede (collocata in casa Carli) e l’attività di questo negozio. Nella direzione, l’attuale consiglio di amministrazione, Carli era affiancato dal vicepresidente Attilio Weber. I consiglieri erano Daniele Carli, Giuseppe Conci, Francesco Ferrarol e Michele Weber. Nel 1898 per l’incarico di presidente la base sociale scelse Giuseppe Conci che guidò la società fino al 12 maggio 1929.

Intanto, nel 1900, si era registrato il primo trasferimento di sede, in spazi più ampi e funzionali collocati in via Cavalleggeri. Trascorsero sette anni e nel 1907 si registrò l’acquisto di Casa Calliari che dava l’opportunità di creare nello stesso edificio l’area vendita e gli uffici amministrativi. Intanto la bontà dell’azione commerciale aveva suscitato l’interesse delle comunità vicine tanto che, nel 1923, si decise l’apertura del primo punto vendita “periferico” in località “Borgo Nuovo”. Una scelta che, inizialmente, si rivelò azzardata considerata l’assenza in quest’area di unità abitative anche se, a posteriori, l’idea si rivelò azzeccata perché divenne uno dei “quartieri” più popolati.

L’attività ebbe uno sviluppo ulteriore con la creazione della macelleria che potenziò l’offerta e il bilancio di fine esercizio. Nel 1933 seguì il Molino di via Grandi. Nel 1940 si acquistò la sede di Piazza San Gottardo e qui si trasferirono tutte le attività della Famiglia Cooperativa. Nel 1960 le scorte agrarie assunsero una collocazione autonoma e nel 1962 si costruì un ampio capannone per contenere migliaia di quintali di concime. Nel 1965 ci fu un esperimento di vendita self-service particolarmente apprezzato.  

Un segnale di modernità che ha contraddistinto l’agire quotidiano della Famiglia Cooperativa all’alba del Terzo Millennio con quello spirito di servizio alla comunità locale che, oggi come ieri, è un elemento distintivo della cooperazione di consumo trentina. Sono così seguiti l’Emporio Verde per i mezzi tecnici per l’agricoltura e la ferramenta fai da te. Ad oggi la Cooperativa conta cinque punti vendita di alimentari e tre di ferramenta-antiparassitari. Stiamo sempre attenti a quelle che possono essere nuove opportunità di investimento che il mercato ed il territorio possono offrire, per continuare quello sviluppo economico che ci ha sempre contraddistinto e poter dare ai nostri soci e clienti un’offerta sempre più vicina alle loro esigenze ed essere competitivi sul territorio.